Dal 18 al 20 ottobre il Salone delle Fontane dell’Eur, a Roma, ospita “EurHop, Roma Beer Festival”, il Salone Internazionale della Birra Artigianale. Dai nomi curiosi agli ingredienti e agli stili insoliti, ecco le creazioni più interessanti tra le 800 presenti
Il meglio di malti e luppoli pregiati proposti insieme alle grandi novità italiane e internazionali: è questo lo spirito di“EurHop, Roma Beer Festival” che, confermandosi ancora una volta “il pub più lungo d’Europa”, dal 18 al 20 ottobre andrà in scena al Salone delle Fontane dell’Eur, a Roma. A curare la selezione delle birre proposte al festival, organizzato da Publigiovane Eventi, sarà Manuele Colonna, uno dei massimi esperti del settore birrario italiano.
I 95 birrifici artigianali provenienti da tutto il mondo porteranno oltre 800 creazioni brassicole, molte delle quali preparate appositamente per il Festival. Tra quelle fatte con tecniche antiche, fermentazioni innovative e l’utilizzo di ingredienti inusuali, i visitatori potranno scoprire sapori unici e nuovi stili. Ecco quelle più particolari o da tenere d’occhio.
Birre con le pietre, un processo antico. Sono brassate con pietre roventi e ottenute utilizzando un’antica tecnica che prevede l’immersione di rocce vulcaniche o di fiume nel mosto bollente. Questo metodo caramella gli zuccheri presenti nel mosto creando birre con un sapore affumicato e leggermente caramellato. Offrono note tostate, maltate e minerali e rievocano le tradizioni brassicole del passato.
Birre Gluten Free, un’opzione accessibile. Sempre più diffuse perché rispondono all’esigenza di creare prodotti che possano essere gustati anche da chi soffre di intolleranze, queste birre spaziano dalle IPA aromatiche e luppolate a quelle più leggere e beverine. Prodotti che permettono di mantenere il piacere della birra artigianale senza però rinunciare a gusto e qualità, garantendo un’esperienza decisamente più inclusiva. Una variante alla birra, sempre gluten free, è il sidro, di mela o pera: una bevanda originale che offre un profilo di gusto fruttato e acidulo, molto apprezzato per la sua freschezza.
Ispirazione monastica, un ritorno alla tradizione. Ispirate alla tradizione monastica e d’abbazia, queste birre riprendono gli antichi metodi brassicoli dei monaci trappisti, con ricette ricche di storia. Sono caratterizzate da sapori complessi, corpo robusto e aromi di frutta secca, spezie e malto; sono spesso ambrate o scure e offrono una degustazione che unisce profondità e armonia poiché richiamano i metodi di produzione secolari. Hanno una gradazione importante: durante i periodi di digiuno, infatti, i monaci, pur essendo tenuti al lavoro, trovavano nelle birre ad alta gradazione un sostegno fisico; birre come le Dubbel e le Tripel rievocano proprio questo legame profondo tra spiritualità e artigianalità, che affonda le sue radici nella storia monastica.
Anteprime per “EurHop”, creazioni per il Salone. Molti birrifici presenteranno birre create appositamente per il Salone, sperimentazioni che vedranno la luce per la prima volta proprio a “EurHop”. Queste birre, frutto di ricerca e innovazione, rappresentano l’occasione per scoprire nuovi stili e sapori. Alcune utilizzano ingredienti insoliti o tecniche di fermentazione particolari, portando avanti l’evoluzione della birra artigianale.
Nomi Stravaganti, l’ironia nel boccale. Tante, tantissime e hanno nomi insoliti e ironici comeSmetto Quando Voglio, Pesci in Faccia, Abra Cadabra, Vedo Doppio, Pils and Love e Assaggio Solo. Etichette che non passano inosservate e incuriosiscono. Questi nomi sono spesso riflesso di un approccio giocoso e creativo alla birra, ma dietro la leggerezza si nascondono bevande ben curate, che spaziano da pilsner leggere e facili da bere a birre più complesse, caratterizzate da profili aromatici molto intensi.
Birre alla frutta o alle castagne, esplosioni di sapore. Le birre con polpa di frutta o di castagne aggiungono un tocco esotico o autunnale alle proposte del salone. Alcune di quelle presenti a “EurHop” utilizzano fino al 30% di polpa di frutta, come mango o maracuja, dando vita a bevande dolci e leggermente acidule. Altre invece, aromatizzate con castagne, offrono un profilo più rotondo e morbido. Sono perfette per chi vuole esplorare nuove combinazioni tra il mondo della frutta e quello brassicolo.
Alcol-free, birra per tutti. Le birre senza alcol o low alcol stanno guadagnando sempre più consensi, soprattutto tra le nuove generazioni. Le proposte con bassa gradazione alcolica, infatti, pur mantenendo gli aromi e il gusto delle versioni tradizionali, vanno incontro a diverse necessità personali. Dalle lager fresche e leggere alle IPA più aromatiche, queste birre offrono una soluzione perfetta… anche per gli astemi!
Birre al riso venere, innovazione e tradizione. Il riso venere, noto per il suo colore scuro e il suo sapore leggermente tostato, è diventato protagonista di alcune birre che si distinguono per il colore intenso e per il profilo aromatico che unisce le note delicate del riso nero a quelle più robuste del malto. Una combinazione originale che offre una degustazione decisamente particolare e inedita.
Birre alla canapa, note erbacee e rilassanti. Non potevano mancare le birre aromatizzate con la canapa, un ingrediente che sta trovando sempre più spazio nella produzione brassicola. La canapa infatti aggiunge un carattere erbaceo e aromatico, spesso con sentori terrosi che ne arricchiscono il profilo. Le creazioni di questo tipo pur mantenendo le caratteristiche classiche della birra offrono un tocco di originalità grazie all’uso di un ingrediente non convenzionale.
Birre a fermentazione spontanea, le irreplicabili. Puoi provare a rifare una birra usando gli stessi ingredienti, gli stessi procedimenti, le stesse tecniche, ma quando il risultato finale, sia nel gusto sia nell’aroma, è così fortemente caratterizzato dai batteri che ci sono nel posto in cui la birra viene lasciata a fermentare (all’aria aperta) allora ti rendi conto che quella birra è unica e irreplicabile.