La pizza è un’idea semplice. E deve essere il piatto popolare per eccellenza, alla portata di tutti. Nondimeno, la qualità degli ingredienti e gli abbinamenti al beverage ne fanno un prodotto di alta qualità e un piatto per intenditori.
Questo è “vivere”. Vivere ogni attimo, vivere il posto, vivere un’emozione: in parole povere, vivere la pizza.
Ed è su questo concetto che si basa l’idea di due giovani imprenditori che hanno deciso di intraprendere un’avventura nel mondo sconfinato della pizzeria progettando un piatto eccellente senza rinunciare alla semplicità.
“Vivere pizzeria” si affaccia sul molo di Scoglitti, splendida frazione marinara del Comune di Vittoria, provincia di Ragusa. Francesco Iacono, 29 anni, e Giuseppe Amarù, 38 anni, sono i titolari di un locale semplice ed elegante, essenziale ed accogliente, coadiuvati dal Giuseppe Iacono, fratello di Francesco, che si occupa del bar.
Un’esperienza nata da relativamente poco tempo, il 20 maggio 2024. Francesco, già titolare di una tabaccheria/caffetteria a Vittoria, ci racconta: “Insieme agli amici abbiamo deciso di metterci in gioco. Eravamo stanchi delle cosiddette pizze “gourmet”. Ormai, basta mettere un gambero e un po’ di granella di pistacchio per spacciare una pizza come “gourmet”.
La pizza è un piatto semplice, popolare, e deve restare tale. Ma la nostra idea era quella di rendere un piatto popolare un’esperienza unica, grazie ai prodotti di alta qualità quasi tutti del territorio”. Gli ortaggi usati sulle pizze sono tutti freschi di giornata.
La salsa di pomodoro ciliegino, l’oro rosso di Vittoria, è prodotta da un’azienda locale, “Botteghe di Sicilia”, con cui la pizzeria collabora.
La mozzarella usata è rigorosamente il bocconcino, niente preparati industriali. I salumi sono Levoni e il pescato viene direttamente dal molo di Scoglitti. Niente prodotti surgelati, nemmeno i piselli, per questo motivo non esiste in menù una 007. Inoltre, “Vivere” propone un abbinamento insolito, unico nel panorama della ristorazione: pizza abbinata ad un cocktail. Basta alla “solita” birra.
Cocktail d’autore e pizza: un abbinamento vincente
Pensate che la birra sia l’unica bevanda da abbinare alla pizza? Vi sbagliate. Ciò che rende unica l’esperienza di “Vivere” è l’abbinamento proposto di alcune pizze con un drink appositamente studiato e realizzato dal noto bartender Mattia Cilia, il quale lavora a stretto contatto con alcuni dei più prestigiosi chef stellati.
Ed è così che, ad esempio, una pizza “Trentino Fronte Mare”, con bocconcino fiordilatte, funghi porcini, provola affumicata, speck infornato, datterino rosso all’uscita e fonduta di parmigiano, diventa un’esperienza unica grazie all’abbinamento al cocktail d’autore Rose Collins, dal dolce sapore di rosa, in perfetto contrasto con l’affumicato dello speck e della provola.
Naturalmente, la pizzeria propone anche un’ottima scelta di vini naturali e di birre, una delle quali a marchio proprio.
Il maestro pizzaiolo del locale è Giuseppe Amarù, noto anche come “piuma”, in quanto pizzaiolo di “Piuma Pizza” all’interno del centro commerciale di Ragusa.
“Il vero senso della parola “gourmet” si stava perdendo. La pizza deve essere un piatto che possono permettersi tutti e per questo sono tornato alle origini. Spesso, si usano tre o quattro farine per gli impasti, ma secondo me non ha molto senso.
Noi, utilizziamo un impasto semplice, con una maturazione di 48 ore circa a temperatura controllata e una lievitazione di 8 ore a temperatura ambiente.
Collaboriamo con il mulino Casillo, che ci fornisce le farine. In menù, abbiamo circa 30 pizze, dalle classiche alle proposte più innovative e una pizza dello chef realizzata sul momento”.
La pizza dello chef che ci viene proposta è una rivisitazione del classico piatto polpo e patate. Oltre al tenerissimo polpo e alle patate, l’aggiunta di friarielli dona al piatto quel leggero retrogusto piccante perfetto pervivacizzarlo e l’impasto risulta morbido e friabile con un cornicione non troppo alto.
“Vivere” conta circa 200 posti a sedere, ha una splendida terrazza e durante l’estate ha contato 14 dipendenti. La sfida vera è quella dell’inverno ma Francesco e Giuseppe non hanno dubbi: saranno aperti.
Il pubblico li ha premiati non solo per le pizze, i drink d’autore e l’ottima carta di vini e bollicine, ma anche per l’ottima stuzzicheria, tutta artigianale, comprese le crocchè di patate e mozzarella filante rigorosamente realizzate a mano. E tutto questo, a prezzi sostenibili per qualunque tasca.