Oggi 23 gennaio è stato siglato il Protocollo d’intesa tra la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato e l’Associazione nazionale di enologia “Le Donne del Vino”.
Finalità del protocollo è lo sviluppo del Progetto#TuNonSeiSola, una campagna ideata per promuovere iniziative di formazione, informazione e sensibilizzazione, a livello territoriale, idonee a diffondere la conoscenza e l’approfondimento delle tematiche afferenti alla violenza di genere ed agli strumenti di tutela delle vittime e ad incoraggiare le donne vittime di violenza a denunciare.
L’intesa è nata dalla comune esigenza di incrementare i livelli di sicurezza delle donne, individuando modalità nuove ed efficaci per diffondere la cultura di genere, nel solco già tracciato con la campagna permanente della Polizia di Stato “Questo non è amore”, raggiungendo in maniera sempre più capillare le donne non solo nella sfera privata, ma anche nel luoghi di lavoro e di svago o aggregazione, atteso che l’Associazione “Le donne del vino” conta più di 1100 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, giornaliste ed esperte di vino in tutta Italia, ed è parte di un network internazionale di 10 associazioni presenti in tutto il mondo.
Saranno sviluppate, grazie all’accordo, iniziative rivolte sia al personale femminile delle imprese aderenti all’Associazione Nazionale “Le Donne Del Vino” che ai followers e agli amanti del vino, al fine di diffondere la conoscenza dei segnali della violenza, nel quadro di aggiornate strategie di prevenzione di eventi illegali o pericolosi connessi a forme di violenza basata sul genere.
L’obiettivo dell’Associazione è quello di diffondere la cultura e la conoscenza del vino attraverso la formazione e la valorizzazione del ruolo della donna nel settore vitivinicolo, promuovendo incontri nelle cantine, convegni e azioni di sensibilizzazione anche attraverso la creazione di uno spazio virtuale di ascolto sul sito web “ledonnedelvino.com”.
Sul punto, Daniela Mastroberardino, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino, ha dichiarato:
«Da anni le Donne del Vino sono in prima linea nel contrasto alla violenza di genere.
Dopo l’assassinio di una nostra socia, la sommelier Donatella Briosi, per mano dell’ex marito, nel 2018 abbiamo avviato una serie di iniziative per sostenere economicamente i centri anti violenza e portare all’attenzione politica i corsi per il rispetto di genere che insegnano a distinguere fra maleducazione e reati.
Tu non sei sola
Creando la catena di solidarietà “tu non sei sola” sul nostro sito mettiamo in evidenza tutte le iniziative culturali volte al rispetto e a combattere la violenza di genere.
Della nostra associazione fanno parte molte donne imprenditrici che lavorano, sono economicamente indipendenti e hanno una fitta rete di relazioni.
Il settore del vino è quello dove le donne sono più vicine alla parità salariale e di ruoli: le donne sono l’80% degli addetti al marketing e alla comunicazione, il 51% di chi si occupa di commerciale e il 76% di chi riceve gli enoturisti.
Questo non ci mette al riparo dalla violenza, anzi: a settembre abbiamo assistito al femminicidio di Marisa Leo, la seconda socia uccisa in pochi anni.
Motivo per cui oggi siamo qui a firmare questo accordo con la Polizia di Stato che ci rende ancora più forti e convinte ad andare avanti».
Maria Leo Onlus
Ma c’è di più, perché proprio in questi giorni è nata la “Marisa Leo Onlus”, con l’obiettivo di fornire un aiuto economico alle fasce deboli attraverso l’istituzione di borse di studio annuali rivolte ai figli delle vittime di violenza.
Formare, continuando il percorso già intrapreso da Marisa per diffondere e creare consapevolezza riguardo alla cultura del rispetto delle donne, delle diversità e dell’ambiente; creare rete affinché ciascuna vittima di violenza sappia in ogni momento a chi rivolgersi e cosa fare in qualunque territorio.
Queste iniziative ed idee oggi hanno ancora più valore grazie alla firma del protocollo di intesa con la Polizia di Stato, che ci sarà accanto dando maggiore forza, credibilità a concretezza alle nostre azioni».