Il calendario degli eventi estivi di Tenute Orestiadi continuerà domenica 4 giugno con l’inaugurazione di “Terrazza Orestiadi” presso la Fondazione Orestiadi e dall’8 all’11 con “Una Marina di Libri” – Il Festival del Libro di Palermo, organizzato dal CNN Piazza Marina & Dintorni che vedrà Tenute Orestiadi come main partner.
Tra luglio e agosto altri tre imperdibili appuntamenti, il Festival delle Orestiadi, organizzato dalla Fondazione e supportato da Tenute Orestiadi, il Festival Nudalava, un ciclo di rappresentazioni teatrali e musicali presso La Gelsomina (Etna) e, infine, la magia di Calici di Stelle, in programma la sera dell’11 agosto.
Poi ancora, dal 28 luglio al 30 settembre andrà in scena a Gibellina, Photoroad, la biennale internazionale di fotografia di cui Tenute Orestiadi è sponsor e che vedrà l’azienda ospitare anche una mostra nella Cantina in provincia di Trapani, Presa Borgo DiVino, iniziativa legata alla valorizzazione dei vini etnei, organizzato dall’8 al 10 settembre nella suggestiva cornice di Borgo di Presa (Piedimonte Etneo), per chiudere con il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, in programma dal 15 al 24.
Il successo di Tenute Orestiadi è legato alla capacità di rappresentare al meglio il suo territorio di origine, quello che circonda la città di Gibellina nella Valle del Belìce, incarnando dal 2008 il simbolo di un areale storicamente noto per una tradizione vitivinicola vocata alla qualità. Situata nell’agro trapanese, Tenute Orestiadi si trova nel cuore di un territorio che è da sempre considerato “il vigneto della Sicilia”. I suoli e i microclimi di questo areale consentono di coltivare vitigni autoctoni e alloctoni con risultati straordinari.
Le dolci colline, alternandosi ad ampie spianate, creano infatti condizioni pedoclimatiche ideali per la coltivazione della vite. Dal 2018, con La Gelsomina, Tenute Orestiadi è ambasciatrice di un altro territorio singolare: l’Etna.
Qui, sul versante est del Vulcano, con lo sguardo sul mar Ionio, nasce una collezione di vini in grado di restituire al palato tutta la forza vitale della “Muntagna”.
Questo il patrimonio alla base di Tenute Orestiadi, presentato anche in occasione dello scorso Vinitaly con nuove opportunità e uno slancio che incarna la filosofia di produzione basata su due principi fondamentali: il massimo rispetto del territorio e la produzione di vini identitari e di qualità.
Il risultato di un approccio contemporaneo per le lavorazioni in cantina, al fine di mantenere le caratteristiche varietali e valorizzare l’intero patrimonio ampelografico della Sicilia: un mosaico composto dai principali vitigni autoctoni della tradizione siciliana e da quelli internazionali.
Il senso di appartenenza al proprio territorio si manifesta anche attraverso il legame con l’arte.
Tenute Orestiadi anima da alcuni anni un’attività sociale finanziando progetti di restauro delle opere che costellano il museo a cielo aperto di Gibellina. Il desiderio di appartenenza con la comunità mediterranea ha ispirato i nuovi nomi dei sei varietali della “La Selezione” presentati durante l’edizione 2023 del Vinitaly.
Ispirati dalla lingua franca Sabìr, anticamente parlata nei porti del Mediterraneo come linguaggio universale, le nuove etichette identificano ogni singolo vino con un nome legato a termini che fanno riferimento alle tradizioni culturali e agricole: Bahar (Mare) sarà il nuovo nome dello Zibibbo, Kemar (Luna) quello del Catarratto, Nissim (Aria) quello del Grillo, Douar (Borgo) quello del Nero d’Avola, Adeni (Mediterraneo) quello del Perricone e infine Mazal (Prosperità) quello del Frappato.
Dall’estate 2023 sarà disponibile, ad arricchire il portafoglio prodotti di Tenute Orestiadi, un vino Orange, macerato da Inzolia.
Giorno dopo giorno Tenute Orestiadi conferma anche il suo impegno sulla sostenibilità ambientale: la struttura agronomica basata su una viticoltura di prossimità, che vede lo svolgimento di pratiche colturali sostenibili e continui monitoraggi; il legame con la comunità di riferimento, testimoniata da tutte le attività svolte a supporto del territorio; la scelta di packaging sempre più sostenibili e di fonti di energia rinnovabili, con un basso impatto sull’ambiente.
Info prenotazioni e costi Cantine Aperte
L’evento è a numero limitato e disponibile solo su prenotazione, scrivendo all’e-mail enoturismo@tenuteorestiadi.it o contattando il numero 349 1540 589 fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Ticket base Cantine Aperte
Costo: 25 euro
L’esperienza include una degustazione di una selezione di cinque etichette più il pranzo.
Per i tutti i partecipanti di Cantine Aperte che intendono assaggiare anche gli altri vini di Tenute Orestiadi è previsto il pagamento di un ticket di 3 euro per ogni calice aggiuntivo.