Ammirare la bellezza degli uliveti in fiore e gustare diverse tipologie di oli extravergine d’oliva. Ideato da Frantoi Cutrera si terrà il prossimo 13 maggiol’evento “La fioritura dell’olivo” a partire dalle ore 10.30.
Sarà un’occasione per visitare i campi di ulivi in fiore ed assaggiare i pregiati oli della zona per un’esperienza unica tra gusto e storia. La bellezza degli alberi secolari in fiore raccontata mentre si passeggia tra di essi si arricchirà dall’ascolto, in frantoio, dei segreti custoditi nell’arte olearia che si tramanda di generazione in generazione e si affina con il tempo migliorando grazie all’uso di moderne tecnologie di estrazione. Sarà dunque un evento culturale e ricreativo all’insegna dell’olivo e dell’olio.
«Questo è il primo di una serie di appuntamenti che abbiamo pensato per dare l’opportunità ai consumatori di capire cosa si nasconde dietro la produzione di un olio di qualità -spiega Giuseppe Ardagna, tecnico alla produzione e responsabile qualità di Frantoi Cutrera-.
Pertanto, inizieremo con questo primo evento dedicato alla fioritura dell’olivo e proseguiremo, nei prossimi mesi, con altri momenti in cui racconteremo le varie fasi fenologiche della pianta: dalla potatura degli alberi all’accrescimento dei frutti sino alla raccolta e molitura. Infine, c’è anche un aspetto culturale importante da sottolineare, oltre che storico, racchiuso nelle forme straordinarie degli ulivi monumentali che i partecipanti avranno modo di ammirare».
Il fiore dell’olivo non è appariscente, è molto discreto. Al pari del pesco o del mandorlo anche l’olivo fa schiudere i suoi fiori ma con un particolare ai tanti sconosciuto: il gradevole e delicato profumo che questi fiori emanano. Molti, non abituati alla visione, forse non ci fanno caso. E l’evento del prossimo sabato sarà una bella occasione per immergersi nella bellezza della fioritura che si prolungherà sino alla fine di maggio in base alla varietà. Chi è del mestiere, chi vive di olivicoltura, vive questo delicato momento con un po’ di fibrillazione. Parte da qui, infatti, la campagna olearia e la fioritura di questi olivi davvero eccezionale sembra proprio di buon auspicio per la stagione che verrà.
«Di tutte le fasi fenologiche dell’olivo, quella della fioritura è la più importante perché solo a seguito della corretta fecondazione dei fiori avverrà l’allegagione (l’accrescimento) dei piccoli frutti. Fondamentali saranno le condizioni climatiche – precisa Giuseppe Ardagna-. Il clima sta cambiando e questo sta creando qualche problema non tanto per la pianta in sé, perché l’olivo è una pianta originaria dell’Asia orientale e dalla Siria abituata agli ambienti aridi, capace di adattarsi al caldo e a prolungati stati di stress idrico.
Il problema vero riguarda i patogeni, come l’occhio di pavone, la tignola o la mosca olearia che invece di fermarsi a poche generazioni riescono a compiere molti più cicli, prolungando la loro presenza in campo e quindi aumentando il numero di danni causati alle piante.
Inoltre, il riscaldamento climatico sta facendo emergere patogeni che prime non erano pericolosi come il Cotonello dell’olivo o il tripide e patogeni del tutto nuovi come la Cimice asiatica (ancora oggetto di studio) che possono anche causare ingenti danni sia qualitativi che quantitativi.
E per chi lavora in biologico la lotta si fa ancora più complicata. Ad ogni modo -conclude Ardagna – pensiamo che questa sarà un’annata buona come quella passata, non ci saranno grandi numeri ma la qualità sarà ottima.
Speriamo quindi che la prossima sia un’estate secca e calda per una corretta allegagione ed evitare soprattutto i problemi della mosca olearia».
Per partecipare al tour, previsto anche in lingua inglese, è necessaria la prenotazione in quanto i posti sono limitati. Per info e prenotazioni +39 392.1198515